venerdì 30 dicembre 2016

I misteri di Udolpho - Ann Radcliffe #consiglidilettura



Non ricordo se ho mai scritto su questo blog quanto sia appassionata di letteratura gotica; questo genere letterario, soprattutto quello di matrice inglese, l'ho scoperto negli ultimi anni, ed i primi esperimenti si sono rivelati così felici da indurmi ad acquistare preventivamente moltissimi libri.
Tra questi non ho resistito ai testi di Ann Radcliffe, in particolare "I misteri di Udolpho".
Appena si comincia a leggere quest'autrice s'intuisce fin da subito la sua cifra stilistica; la sua è una prosa che ho definito "naturalista", perché non si può non notare come la sfera naturale giochi un ruolo principale all'interno del testo: e istintivamente ho avvertito che questa caratteristica, con molta probabilità, appartiene anche agli altri suoi prodotti letterari. Difatti la scrittrice ama molto descrivere ed ambientare le sue storie tra boschi, montagne, colline o spiagge selvagge, dove logicamente c'è posto, come dimore e dunque luoghi di ristoro per i suoi personaggi, solo per castelli ed antichi ruderi abbandonati, in perfetta conformità al gusto gotico.
Tanto è presente e vivo il richiamo della natura nella Radcliffe, da far si che non solo ella sia ispirata per continui pensieri e poesiole, che introduce qua e là, in concomitanza alle sensazioni ed emozioni dei suoi personaggi, ma che riesca nel contempo attraverso queste a restituirci odori e sensazioni in modo del tutto impeccabile.
L'autrice di sicuro non è adatta per chi non ama le lunghe e dettagliate descrizioni; solo i lettori più pazienti e appassionati non troverebbero il tutto lento e noioso. Anche se di noioso io non c'ho trovato nulla!
Forse sarò di parte, ma è impossibile non rimanere affascinati dai misteri che pian piano la scrittrice snocciola con fascino ed acume. Qualcuno potrebbe pensare che, visti i tempi e vista la contemporaneità a cui siamo abituati, la Radcliffe sia sicuramente scontata, ed invece assolutamente no: Ann è perfettamente in grado di inventare situazioni, all'apparenza banali, capaci di creare un forte turbamento nel lettore, che proprio quando pensa di star per raggiungere la soluzione, viene ingannato e si vede mettere tutto di nuovo in discussione.
Il finale è scontato, ma questo viene denunciato sin dalla breve trama che si trova dietro la copertina del libro; non è questo che conta o fa la differenza, ma è il tutto.. è quello che c'è nel mezzo; stesso la scrittrice lo dice a fine opera.
La Radcliffe ha voluto scrivere un libro non per lasciarci un messaggio astruso e profondo indice del suo pensiero o della sua intelligenza, la Radcliffe ha voluto scrivere un libro per intrattenere il lettore; per tenergli compagnia durante ore di sconforto, noia o profonda tristezza; ha creato per noi un luogo magico ed incantato, a tratti tenebroso, dove poterci rifugiare con la mente, dove ogni nostra speranza viene accolta ed ascoltata a testimonianza di una realtà positiva in cui credere.
Ann Radcliffe possedeva il grande dono della scrittura, unito alla più nobile e pura fantasia.. e lei questo dono l'ha donato a tutti noi, o per lo meno, a tutti coloro che vorranno e sentiranno necessità di riceverlo.
Io questa necessità l'avverto costantemente dentro di me, soprattutto quando approccio a determinati libri verso cui mi sento così fortemente attratta; ed è per questo, che non ho potuto fare a meno di scrivere il mio piccolo e personale ringraziamento a quest'autrice meravigliosa, di cui continuerò sicuramente a leggere.


lunedì 19 dicembre 2016

Le serie televisive del mio cuore.

Ovviamente è impossibile parlare di tutte le serie televisive che ho visto nella mia vita: molte le guardavo per noia, altre le ho poi abbandonate, senza contare tutte quelle che ho provato a seguire perché molto acclamate, ma che a me non son piaciute affatto.
Per fare degli esempi: la mattina spesso mi capitava di far colazione e guardare "Baywatch", "Hercules" o "Xena" e mi piacevano anche, ma se perdevo una puntata non era la fine del mondo; le seguivo, ma senza accanimento.
Ho cominciato tante serie che poi ho abbandonato perché mi hanno delusa o perché sono diventate in breve tempo troppo commerciali: "Lost", "True Blood", "The Vampire Diaries", "Pretty Little Liars", "Penny dreadful", solo per citarne alcune.
E tanti sono stati i telefilm che non mi sono piaciuti fin da subito: partendo dal più vecchio "Settimo cielo" fino ad arrivare agli osannatissimi "Gossip girls" o "Grey's Anatomy".
Quindi in questo post ho deciso di provare a ripercorrere le serie televisive che più ho amato in assoluto e che attualmente seguo, senza soffermarmi su tutte quelle che anche se per brevi periodi ho guardato con piacere. Cominciamo!


1. SUPER VICKI (1985-1989)



Si tratta di una sitcom che ha per protagonista una bambina/robot di circa 10 anni. Io quando ero piccola l'adoravo, e anche se non seguivo ogni puntata, appena passava in tv non esisteva altro.




2. OTTO SOTTO UN TETTO (1989-1998)



Io ho avuto la fortuna di avere una sorella più grande di me di ben 11 anni. Perché fortuna? Perché lei volontariamente o no mi ha istruita sugli anni 80. Questa sitcom è la prima che ho seguito davvero con assiduità; io e mia sorella non perdevamo una puntata e morivamo dalle risate ogni volta. In particolare eravamo follemente "innamorate" di Steve e appena entrava lui in scena era la fine. 



3. BEVERLY HILLS 90210 (1990-2000)




Non credo ci sia molto da dire! Il ricordo più bello che ho di questa serie è il poster di Brandon che mia sorella aveva sopra il suo letto e che ogni tanto, io bambina, le vedevo baciare; lei era adolescente quando trasmettevano Beverly Hills, ma io nonostante fossi bambina e tante dinamiche non mi sfioravano più di tanto, non mi perdevo mai una puntata con lei sul divano. 



4. WILLY, IL PRINCIPE DI BEL-AIR (1990-1996)



Anche qui fu subito amore! Per me Will Smith sarà sempre Willy, c'è poco da fare. Comincerò ad essere ripetitiva, ma anche questa sitcom non me la perdevo mai, bastavano le prime note della sigla (cantata logicamente a memoria) che io e mia sorella correvamo davanti il televisore. Quante risate!



5. X-FILES (1993-2002)



Nonostante fossi ancora una bambina quando trasmettevano X-Files, io ne ero super appassionata; ricordo che quando finì la serie fu davvero un brutto colpo. In ogni caso, ci tengo a precisare che odio i sequel e dunque mi sono rifiutata di vedere le nuove puntate uscite proprio quest'anno, per me Mulder e Scully rimangono quelli di quattordici anni fa.


6. FRIENDS (1994-2004)



Quante risate, quante lacrime! Non ho altro da aggiungere, se non che io amavo tutti, ma in particolare Phoebe, soprattutto quando cantava "Gatto rognoso"..e mi scende anche adesso la lacrimuccia!



7. ALLY MCBEAL (1997-2002)


Io e mia sorella abbiamo sempre avuto un rapporto di amore e odio con Ally McBeal (in realtà anche con altre serie televisive), ne dicevamo di tutti i colori alla povera Ally! Ma nonostante ciò non potevamo fare a meno di seguirla.



8. BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI (1997-2003)



Con Buffy non si è capito più niente! Prima di questo telefilm io guardavo assiduamente le altre serie, ma per lo più le guardavo per ridere: ridere per le battute e i buffi personaggi che le caratterizzavano, o ridere per mia sorella che baciava il poster di Brandon senza che io capissi nell'effettivo cosa ci trovasse di così speciale. Poi dicevo, è arrivato Buffy e ho cominciato ad arrabbiarmi, a piangere e a provare forti emozioni; andavo incontro alla mia adolescenza, e quando vedevo Spike non capivo più niente ahah! Buffy è stato, tra tutti i telefilm visti fin a quel momento, la prima serie che io ho seguito con un sincero e maniacale accanimento.


9. DAWSON'S CREEK (1998-2003)



Le cose andarono a "peggiorare" con Dawson's Creek! Chi non ha cantato la sigla convinto di azzeccare le parole mentre gridava "Anuwanuwei"? Non c'è poi molto da dire, anche qui l'accanimento fu totale, i pianti che mi sono fatta nel guardare questa serie sono stati infiniti. Pur essendo affezionata a tutti i vari personaggi, io e mia sorella provavamo una sorta di amore-odio per Joey, amavamo Pacey, adoravamo Jen e prendevamo in giro, sempre, quel poverino di Dawson ahah, a cui però volevamo comunque bene. Eh si, alla fine tanto ci si affezionava ai personaggi da voler loro addirittura bene.


10. FELICIY (1998-2002)



Mia sorella amava follemente questa serie, così la guardavo insieme a lei, pur avendo io sulle scatole la protagonista. Pian, piano però si è creato quel rapporto di amore e odio alla Ally McBeal che mi ha fatto talmente appassionare, che alla fine vi ho ceduto con tutto il cuore.


11. STREGHE (1998-2006)



Ecco poi un altro grandissimo amore! Le sorelle Halliwell per me e Valeria (mia sorella, ormai si sarà capito!) erano una droga, erano come altre nostre sorelle. Io amavo profondamente Piper e spesso ci capitava di riguardare le stesse puntate senza mai annoiarci.


12. WILL & GRACE (1998-2006)



In mezzo a tante serie che ci facevano solo piangere e strapparci i capelli, c'erano anche le sitcom che ci facevano ridere a crepapelle: Will&Grace in tal senso è intoccabile.


13. ROSWELL (1999-2002)



Altra serie del cuore! Ricordo che per un periodo si sentiva forte la "competizione" tra questa serie e "Smallville" (che guardavo perché a mia sorella piaceva), io personalmente ho sempre preferito Roswell; a mio avviso telefilm durato troppo poco.


14. UNA MAMMA PER AMICA (2000-2007)



Ecco un'altra serie che per me e mia sorella significava: Amore e Odio. Noi la guardavamo solo per Lorelai, perché abbiamo sempre odiato Rory (non vi dico poi come l'ho odiata io quando non ha seguito Jess, ma tralasciamo). In ogni caso è uno di quei telefilm che ha ricoperto interi pomeriggi, e rimane un ricordo importante. Il sequel non lo guardo manco se mi pagano!


15. SCRUBS (2001-2010)




Altre bellissime risate sono legate a questa serie che io amo follemente. Ovviamente, manco a dirlo, il personaggio preferito sia mio che di Vale era l'inserviente! La sera ci mettevamo nei nostri letti e mettevamo su MTV solo per Scrubs.


16. LOLLE (2002-2005)


Ecco un altro appuntamento a cui non potevamo mai mancare! Anche nei riguardi di Lolle c'era un rapporto di amore-odio, ma non perdevamo una puntata!


17. PASO ADELANTE (2002-2005)


Sarà un po' commerciale, ma pure ne uscivamo pazze! Ricordo che io tornavo dalle scuole medie, Vale dall'università e subito dopo mangiato correvamo in camera per guardarlo. Che ricordi!


18. ELISA DI RIVOMBROSA (2003-2005)



Ditemi tutto quello che volte, ma io ne andavo pazza! E pensare che inizialmente non volevo guardarla, poi la mia professoressa d'italiano (che seguiva la serie) mi convinse e fu subito amore. Devo proprio a questa serie la lettura di "Pamela", che ad oggi è uno dei miei libri preferiti.



19. THE O.C (2003-2007)



Anche a questo telefilm sono molto legata! Mi ricorda la mia adolescenza, al liceo io e la mia più cara amica eravamo un po' come Marissa e Summer..e ricordo con gioia e nostalgia quei tempi bellissimi. Mia sorella lo seguiva delle volte con me, ma non ne era molto entusiasta.



20. REVEN (2003-2007)



Invece per Reven c'era solo amore! Il ricordo che ho legato a questa serie sono le domeniche da mia zia, quando dopo pranzo io e Vale ci mettevamo sul divano a guardare Reven perché lei aveva Sky, mentre noi a casa non l'abbiamo mai avuto.



21. KEBAB FOR BREAKFAST (2006-2008)


Io amo Lena. Amo Cem. Amo Yagmur. Amo Doris. Amo Metin. Amo Nils. Io amo troppo la famiglia Schneider-Ozturk, tanto che spesso vado su youtube (dove si trova facilmente) e me la riguardo dalla prima puntata. Troppo amore!



22. HANA YORI DANGO (2005)



Forse non tutti sanno che io da piccola collezionavo manga. Tutto è cominciato sempre grazie a mia sorella che ne era appassionata e che oltretutto li disegnava benissimo, ed io volendo imitarla comincia ad andare in fumetteria. Per me i manga hanno significato moltissimo, perché mi hanno permesso di intraprendere un percorso che mi ha portato a vivere emozioni e persone. E quindi non c'è da meravigliarsi se tra le mie serie preferite ci sia anche una orientale. E' bellissima! E' un po' sopra le righe come un manga, ma in grado di farti piangere. E poi le canzoni e le musiche sono spettacolari.



23. I TUDORS (2007-2010)



Poi sono cresciuta. I miei gusti hanno preso la loro strada e ho capito cosa mi piace e cosa no, nel mentre mia sorella si è sposata ed è andata via di casa; per me fu terribile, ma è così che funziona la vita. Quindi ho imparato a guardare i telefilm da sola..ed ecco uno dei miei grandissimi amori: i Tudor, con un Enrico VIII interpretato da Jonathan Rhys-Meyers, e voglio dire!



24. BREAKING BAD (2008-2013)



Quando lessi la trama pensai: "Mio Dio che palle!"..certo, come no! Peccato che poi per me questo telefilm è diventato una droga. Una delle serie tv più belle di sempre, c'è poco da dire.



25. I BORGIA (2011-2013)



Altra serie del mio cuore. Ormai anche i muri sanno che uno dei miei personaggi storici preferiti è Lucrezia Borgia, quindi non potevo perdermi ne questa ne la serie di produzione europea; però quella canadese è la mia preferita! Molto romanzata, sia chiaro.. ma io l'ho adorata! Sul possibile incesto tra Lucrezia e Cesare ci sarebbe da parlare fino a domani, ma che sia finzione o realtà io con la loro storia d'amore ho sentito e provato davvero di tutto. Meravigliosa!



26. SKINS (2007-2013)



Le prime due generazioni sono stupende! Ho cominciato a seguire questa serie dopo che milioni di persone mi avevano detto di quanto assomigliassi ad Effy, e mi sono innamorata perdutamente di tutti i personaggi. 


27. IL TRONO DI SPADE (2011-in produzione)


Ovviamente fino adesso ho parlato di tutte serie che per un motivo o un altro ho amato, ma nessuna è al pari di questa. Nella mia classifica personale il Trono è al primo posto, imbattibile! Non c'è un solo telefilm che io ami di più.. per me è la perfezione e non m'importa se potrò essere esagerata o meno, ma non si passa avanti! Tra l'altro anche mia sorella lo segue, anche se a distanza (insieme a mio cognato), e anche se solo attraverso registrazioni su whatsupp è bello ritornare a commentare con lei le puntate. 



28. VIKINGS (2013-in produzione)



Ecco un altro prodotto recente che è subito salito sul podio della mia classifica personale, dietro al Trono ovviamente, ma al secondo posto. Un tuffo nel medioevo più profondo, un tuffo nella cultura norenna. Proprio in queste ultime settimane è cominciata la seconda parte della quarta stagione ed io sono felice come una bambina. 



29. BLACK SAILS (2014-in produzione) 



Che dire.. in questo telefilm, basato sui pirati, è tutto stupendo! E complimenti vivissimi a Maggie Smith che si è così impegnata, ahah!



30. THE YOUNG POPE (2016-in produzione)



Sorrentino non si smentisce mai! Onestamente non voglio nemmeno sprecare due parole verso tutte quelle persone che hanno criticato questo telefilm perché non m'interessa. Sta di fatto che è un lavoro superlativo, con un cast attoriale di altissimo livello e una fotografia pazzesca. 



31 WESTWORLD (2016-in produzione)



Ultimo grande capolavoro che ho finito di vedere, entrata a far parte delle mie serie preferite senza alcuna ombra di dubbio. E' il vero gioiello di questo 2016! 





- Per concludere ci tengo a specificare che questi sono ovviamente miei personalissimi e soggettivissimi gusti, e che se ho mancato di citare alcuni telefilm è perché c'è n'è anche una parte che ho deciso di riprendere più in là, poiché in procinto di leggere i libri da cui sono stati tratti (per esempio: "Outlander" e "Poldark", di entrambe ho visto le prime puntate e sono due serie tv stupende)

domenica 11 dicembre 2016

Il mulino sulla Floss - George Eliot #consiglidilettura



Confesso che il mio primo e personale approccio a George Eliot non è stato dei migliori.
Due mesi fa ho letto "Romola" che non è di certo il suo romanzo più famoso; lo acquistai un anno fa perché a seguito di alcune ricerche che stavo effettuando per la mia tesi triennale, venni a conoscenza del fatto che Piero di Cosimo, protagonista del mio elaborato e del mio studio, era stato utilizzato come personaggio in quest'opera, ambientata nella Firenze del '400. Incuriosita, dunque, decisi di comprarlo; il punto è che, molto a malincuore, non mi è piaciuto poi tanto come libro: innanzitutto è reperibile in un'unica edizione italiana, che a mio avviso ha svolto davvero un pessimo lavoro (per intenderci, molti errori di battitura e numerose ripetizioni di intere pagine), ma al di fuori di questo credo che sia una sorta di esperimento della Eliot, non mal riuscito di certo (visto e considerato, tra l'altro, il lavoro certosino svolto dall'autrice che, ad onor del vero, è impeccabile nel restituirci una visione della Firenze dell'epoca quanto più verosimile possibile, frutto di faticose ricerche svolte in loco), ma che non vede sfruttate al massimo le sue notevoli capacità letterarie.
Perciò non vedevo l'ora di leggere "Il mulino sulla Floss" per ricredermi, o quanto meno far scoccare l'imprinting che istintivamente ho sempre avvertito nei riguardi di questa scrittrice, tanto da acquistare preventivamente tre dei suoi libri, senza averne letto inizialmente alcuno.
Beh, il mio istinto non si era sbagliato!
Questa è la storia di Maggie Tulliver, bambina piena di vita e caratterizzata da una pura e libera fantasia; una bambina che fin da subito si capisce esser nata con un forte desiderio di indipendenza; capace di provare tanto amore e, nel contempo, capace di desiderarne altrettanto per se; spirito libero e brillante, in lotta con la società del tempo.
C'è tutto in questo romanzo, di cui non racconterò la storia perché sarebbe sciocco togliere così il gusto della lettura a chi, forse, invogliato dalle mie modestissime parole si deciderà a leggerlo; c'è ogni tipo di amore e di sofferenza; c'è lo spaccato sulla vita e la mentalità della campagna inglese di primo Ottocento; c'è femminismo.
Si, una sorta di "proto-femminismo" se così si può dire; una bambina, poi giovane donna che vede pian piano stroncati tutti i suoi sogni, tutti i suoi ideali e le sue fantasie; una donna che ben presto dovrà rinunciare a tutto questo e che dunque inevitabilmente soccomberà al di sotto delle convinzioni del tempo, perché non ancora così forte per potervi far fronte. Ed è stata molto dura, per me, leggere di come Maggie abbia man mano rinunciato a tutto nonostante la forza e la caparbietà che l'avevano contraddistinta fin da bambina.
Come spesso mi accade durante una lettura, cerco di immedesimarmi subito con qualche personaggio del racconto e questa volta non è stato affatto difficile. Il tremendo conflitto che attanaglia la protagonista; essere terrorizzata dal seguire il proprio cuore e i propri desideri, per quanto possano essere colmi di sicurezze o meno, per paura di ferire chi la circonda; vivere con il costante peso di star trascinando la propria vita a fatica, solo perché ormai così "deve andare", solo perché ormai così si è deciso e gli altri hanno accettato; vivere con l'eterna speranza che quel qualcuno di più coraggioso, per una sola volta, per quell'unica volta in cui proprio a lei manca la forza necessaria, prenda in mano le redini del suo destino e la salvi.
Ma la salvezza si è presentata a Maggie sotto una forma totalmente diversa, più dura ed immediata, ma forse l'unica possibile per fuggire a così tanto dolore.
Forse in quest'ultima parte risulterò alquanto criptica, ma non mi riesce diversamente di scrivere di questo romanzo.
Per quanto riguarda la prosa, volendo dunque abbandonare argomenti particolarmente toccanti per me, l'ho trovata davvero piacevole; leggere George Eliot è un po' come leggere un ibrido tra Jane Austen ed una delle sorelle Bronte, vi si ritrova la stessa forma classica della prima, e la stessa capacità di accattivare il lettore senza mai esser banale delle seconde.
Ovviamente è una lettura straconsigliata, a cui come sempre allego il film che ne è stato tratto. Del 1997, con una sempre piacevole Emily Watson; non al pari del libro, sia chiaro, ma comunque molto bello e con un'altrettanto bella colonna sonora, a cui io faccio sempre molto caso.