giovedì 14 dicembre 2017

Piccole donne

Sento raramente l'esigenza di scrivere, sarà perché ho sempre pensato di non saperlo fare. Mi sono sentita dire più volte di non essere particolarmente portata, e come si sa basta poco per autoconvincersi di un qualcosa, anche quando in realtà la soluzione sarebbe pensare tutto il contrario. Forse è il periodo non proprio felice che sto vivendo, forse dipende da qualcos'altro..ma alla fine eccomi di nuovo qui. Ho fortemente bisogno di impiegare le mie giornate..necessito di riempirle talmente tanto da non avere troppi buchi per pensare, e così ho stilato una lista di tutto ciò che amo e che ha caratterizzato questo 2017. Mi piacerebbe raccontarlo qui su, senza tralasciare niente..anche a costo di scrivere più articoli in una giornata prima dello scoccare del nuovo anno, che inevitabilmente creerà una cesura con il passato. Non so quante volte ho pensato alle difficoltà che comporta un blog..la necessità di documentarsi su tutto ciò di cui si vuole parlare per evitare brutte figure e quant'altro..questa volta però non voglio più importarmene! Voglio scrivere quello che mi va di scrivere, quello che so anche se sbagliato o non sufficiente, e lo voglio scrivere come mi pare..non m'interessa se la sintassi non sarà perfetta o cos'altro. Ho bisogno di uno spazio libero in cui far fluire tutte le mie idee, quindi utilizzerò questo. 




La prima lettura del 2017 è stata la raccolta dei quattro libri delle piccole donne, quindi comincerò da qui. Certo, questo è il periodo più adatto per parlarne..ormai è quasi Natale..
Da dove cominciare? La storia delle sorelle March la conosco da una vita, ma grazie al film non al libro. Il film fa parte di quella raccolta di pellicole che mi fanno venire in mente mia sorella, e non perché il libro parla di quattro sorelle, ma perché mi riporta alla mente tutti quei pomeriggi, quelle sere, passate con lei a vedere determinati film. La classica frase mia e di Vale, ogni qual volta notiamo che danno uno di questi film in televisione è: "Lo conosciamo a memoria!". E la cosa curiosa è che lo diciamo quasi come se fossimo scocciate, mentre invece siamo contente di poterlo rivedere insieme per l'ennesima volta. E' una storia, quella che ha ideato la Alcott..così vera, così semplice ma reale che non può non essere considerata come una delle storie più belle mai scritte! E' uno dei quei libri imprescindibili, che un giorno sogno di comprare o leggere alle mie future figlie..
Questo perché sono fermamente convinta che siano tanti gli insegnamenti che questo libro lascia al lettore..è davvero un'esperienza di crescita, e non a caso soprattutto la figura della mamma mi ha fatto spesso saltare in mente l'immagine della mia. 
Ho amato soprattutto i primi due volumi, gli ultimi invece li ho trovati carini ma non all'altezza dei primi. Forse non ho scritto niente di rilevante o di particolare su questa lettura, ma mi andava anche solo di raccontare qualcosa rispetto ai miei ricordi legati alla bellissima storia delle sorelle March.